SARAJEVO
Era già da qualche mese che non si sparava più, ma le macerie che c'erano in giro lasciavano
chiaramente intuire di come fosse stata la situazione durante gli scontri. Girando per la città
si poteva notare un susseguirsi di mezzi militari della IFOR, la forza multinazionale della Nato,
che pattugliando notte e giorno le strade assicurava la pace. Dalla mezzanotte in poi c'era
il coprifuoco, ma il disagio maggiore si aveva per la mancanza d'acqua che non veniva erogata
per diverse ore del pomeriggio. Tuttavia tra gli abitanti regnava una certa calma ed una grande
speranza per il futuro. Ripreso possesso delle proprie abitazioni , cercavano di risistemarle
per affrontare l'inverno ormai alle porte. Consapevoli delle difficoltà a cui andavano incontro,
ricominciava così la lenta ricostruzione.
Alberto Paolucci