Venezia 2000t - Marcello Tramandoni Photographer

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Il mare nella città

Venezia e la sua laguna, il luogo più suggestivo del pianeta, con i canali che scorrono tra i merletti
dei vetusti edifici con l’alta marea che in primavera e d’autunno inonda i quartieri emergenti, non potevano
non attrarre la sensibilità di Marcello Tramandoni, che in Italia e all’estero, nei suoi servizi fotografici, continua
a documentare costumi, ambienti e tradizioni di cui riesce inappuntabilmente a immortalare i momenti significativi.
Quando l’acqua del mare inonda le zone di Venezia di solito all’asciutto, la città diviene ancora più bella
con l’animazione caratteristica di quanti, uomini, donne, bambini, non si arrendono agli eventi atmosferici, ma anzi
popolano intensamente vie e piazze, in gara con i piccioni che sembrano divertirsi anch’essi sguazzando nell’acqua.
Il clima spirituale nelle immagini di Tramandoni riecheggia quello di una celebre lirica di Diego Valeri,
"Venezia" (da Il campanellino, 1928) di cui trascriviamo le prime due strofe: «C’è una città di questo mondo,
/ ma così bella, ma così strana, / che pare un gioco di fata morgana / o una visione del cuor profondo.
/ Avviluppata in un roseo velo, / sta con sue chiese palazzi giardini / tutta sospesa tra due turchini,
/ quello del mare, quello del cielo.
/ Così mutevole! A vederla / nelle mattine di sole bianco, / splende d’un riso pallido e stanco,
/ d’un chiuso lume, come la perla; / ma nei tramonti rossi affocati / è un’arca d’oro, ardente, raggiante,
/ nave immensa veleggiante / a lontani lidi incantati»


Maurizio Vento
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